L’iniziativa solidale è stata organizzata dal personale del 46° Reggimento Trasmissioni per i bambini che trascorreranno la Pasqua in ospedale
Pasqua di “bontà” per i piccoli ricoverati dell’ Ospedale dei Bambini di Palermo con le uova pasquali della Onlus ENEA donate dal personale del 46° reggimento trasmissioni del capoluogo siciliano.
Il Comandante del 46° Reggimento Trasmissioni, Colonnello Giuseppe Lorusso, assieme a una rappresentanza del personale della Caserma “E. Turba” di Palermo, si è recato all’ospedale specializzato pediatrico “G. Di Cristina” per donare ai piccoli ricoverati le tradizionali uova di cioccolato in occasione delle prossime festività pasquali. Le uova donate sono state acquistate su base volontaria dal personale dell’Esercito nell’ambito dell’iniziativa di beneficenza della ONLUS ENEA (European Neuroblastoma Association), con il patrocinio dello Stato Maggiore Difesa, volta a sostenere la ricerca scientifica per sconfiggere il Neuroblastoma, patologia considerata – dopo la leucemia – tra le prime cause di mortalità in età prescolare. L’ENEA è un’associazione guidata da genitori con esperienza diretta di malattia, che si occupa della raccolta fondi necessari per favorire il progresso della ricerca scientifica, attualmente unica arma per fronteggiare il neuroblastoma. Agli uomini e le donne con le stellette sono arrivate le parole di ringraziamento e gratitudine da parte di tutto il personale sanitario del reparto ed in particolare dal dottore Roberto Colletti, direttore generale del nosocomio, dalla dottoressa Nicoletta Salviato, specialista in cardiochirurgia e direttore dell’Unità Operativa di Educazione e Promozione della Salute “Arnas Civico- Ospedale dei Bambini” e dal dottore Paolo Tronca, direttore amministrativo. Con questo semplice gesto di solidarietà l’Esercito Italiano, in particolare il 46° Reggimento Trasmissioni, ha voluto regalare un momento di gioia e di speranza a tutti i piccoli pazienti ricoverati presso il reparto di pediatria dell’ospedale Civico di Palermo e, allo stesso tempo, dare un messaggio di vicinanza e supporto nei confronti del personale sanitario.