E’ il mese di maggio del 1860 e Giuseppe Garibaldi ha appena vinto la battaglia di Calatafimi e si appresta a raggiungere Palermo, seguendo l’asse Alcamo-Partinico-Monreale. Ma il 19 maggio, arrivato a Pioppo, l’eroe dei due Mondi decide di ripiegare e lasciar stare Monreale, che pure era una piazzaforte borbonica difesa molto bene: i Mille raggiungono invece Altofonte, retrocedono fino a Piana e finsero di fuggire verso l’interno dell’isola. E’ solo uno stratagemma, Garibaldi devia su Marineo, e il 27 maggio da Gibilrossa piomba su Palermo. E in breve, la conquista. Ma l’interrogativo a distanza di secoli, resta sul tavolo? Chi o cosa convinse Garibaldi a non attaccare Monreale? Sembrerebbe che il Generale abbia incontrato il 20 maggio in un podere vicino al paese, l’arcivescovo Benedetto D’Acquisto, e che questi l’abbia convinto a non attaccare Monreale, sede benedettina in cui il clero era dedito allo studio e al lavoro, ufficialmente non si interessava di politica.
Insomma, i piani del Generale a distanza di 160 anni non sono ancora ben chiari, ma la storia è nota, Garibaldi e i Mille ci misero quasi un mese per raggiungere Palermo da Calatafimi. Nel 1910 lo storico appassionato di alpinismo, Pietro Merenda ricostruì le manovre della spedizione dei Mille per la conquista di Palermo, mostrando un insolito interesse anche per il paesaggio visto come luogo della memoria e teatro in cui si costruiscono identità. Il lavoro di Merenda – Vademecum del visitatore dei luoghi dove si svolsero le operazioni militari di Giuseppe Garibaldi dall’arrivo a Renda all’assalto di Palermo – .ha incuriosito e appassionato un gruppo di volontari della Pro Loco di Monreale che, coinvolti dal fascino dei luoghi, ha ripercorso e strutturato il tragitto in chiave contemporanea.
E’ nato così un nuovo Cammino dei Mille – da Renda a Palermo che attraverserà i territori dei comuni di Altofonte, Cefalà Diana, Corleone, Godrano, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Monreale, Palermo, Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela, Villabate, Villafrati e vari distretti forestali.
Il primo a percorrere il Cammino dei Mille, sarà Davide FIZ, commercial sales freelance, ideatore del progetto Smart Walking che lo vede impegnato a percorrere venti cammini in tutte le venti regioni italiane, dividendo le sue giornate tra trekking e smart working.
Il Cammino si srotola sulla scia delle storie e dei personaggi da Le noterelle di uno dei Mille di Giuseppe Cesare Abba sin dalla partenza dalla piazza di Monreale, ma anche ritrovando Antonio Pievani da Tirano (Sondrio) al passo di Renda, Rosalino Pilo e Corrao a San Martino (Monreale ), ed è di nuovo Giuseppe Cesare Abba a ricordare padre Carmelo sulle alture di Altofonte.
Prima di lanciare il cammino, la Pro Loco ha ricostruito storicamente gli eventi, ha scelto i percorsi e scritto i testi, il tutto per guidare i camminatori e presentare loro il territorio dal punto di vista storico-culturale, paesaggistico e naturalistico.
Il Comune di Monreale, coinvolto sin dalle prime ore, si è fatto promotore di una sinergia tra Dipartimento rurale e territoriale – Servizio per il territorio di Palermo, Università di Palermo e i comuni interessati, che ad agosto scorso hanno stipulato un protocollo di intesa per definire operativamente ruoli e responsabilità dei partner.
L’inizio del cammino sarà dal Chiostro dei Benedettini di Monreale, nato in collaborazione con CoopCulture: qui i camminatori (già da oggi) potranno ritirare le “credenziali”, ovvero una sorta di tessera da riempire via via con le diverse tappe e soggiorni, per poi ottenere il testimonium (attestato). Attivo anche il sito di arrivo, cioè lo Steri. Non si tratta comunque di un semplice cammino da condividere, ma di una vera immersione nella natura, un esempio di turismo lento ma che dedica attenzione allo sviluppo delle zone interne del Palermitano puntando sulla bellezza del territorio. È un obiettivo ambizioso ma poggia su solide basi. Perché, lavorando alla realizzazione del progetto, con stupore ci si è accorti che ripercorrere oggi le strade e i sentieri “garibaldini” permette al camminatore di inoltrarsi tra le pieghe di un territorio sorprendente e inaspettato, ricco di storia e meraviglie paesaggistiche.
La firma del protocollo è stata solo l’inizio: in collaborazione con tutti i soggetti e i volontari della Pro Loco, si è proceduto alla suddivisione in tappe, al tracciamento e alla sistemazione delle tabelle del percorso.
“Un modo per preservare, conoscere e amare i propri territori, scoperti sotto una luce diversa, e di immergersi in un periodo storico che ha segnato profondamente la vita dei siciliani” dice il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono; “I territori siciliani sono meravigliosi, e Altofonte è strettamente legata a Monreale, ne ha condiviso la storia e le vicende – interviene Angela De Luca, sindaco di Altofonte, presente alla conferenza stampa con Luciano Tusa e Amelia Crisantino che hanno costruito l’itinerario con CoopCulture, rappresentata dal direttore Letizia Casuccio; gli assessori Rosanna Giannetto (Monreale), Simona Scalia (Piana degli Albanesi), Annamaria Salerno (Santa Cristina Gela), Giovanni Lo Franco (vicesindaco di Misilmeri), il funzionario dell’assessorato alle Culture del Comune di Palermo, Marina Cristofalo e Vincenzo Lo Meo a rappresentare la Forestale.
Per pubblicizzare il cammino e informare i camminatori sono stati creati un sito (www.ilcamminodeimille.it), una pagina social (facebook.com/camminodeimille), un profilo Instagram, e firmati accordi con operatori del settore ristorazione, alberghiero e B&B (Gli Amici del Cammino) per accogliere e accompagnare il viaggiatore
Il Cammino ha due varianti:
La variante lunga, circa 164 km, si può percorrere in dieci tappe e attraversa dodici comuni: Monreale (San martino delle Scale e Pioppo) Altofonte, Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela, Corleone (Ficuzza), Mezzojuso, Villafrati, Cefalà Diana, Godrano, Marineo, Misilmeri, Palermo.
La variante breve conta poco più di 100 km ed è stata organizzata in sette tappe: in comune con la variante lunga ha le prime quattro tappe e le ultime due; alla quinta tappa invece di proseguire per Ficuzza abbrevia dirigendosi a Marineo.
Info: www.coopculture.it | www.ilcamminodeimille.it
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