Questa mattina, Don Luigi Ciotti ha incontrato gli studenti delle scuole di Monreale per un dialogo sulla cultura della legalità e il ruolo della società civile. L’evento, organizzato dall’assessore alla pubblica Istruzione del Comune di Monreale Patrizia Roccamatisi in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno, ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e religiose.
La manifestazione è stata aperta dall’assessore alla Patrizia Roccamatisi, che ha sottolineato l’importanza di educare i giovani ai valori della legalità e della giustizia. A seguire, Carmelo Pollichino dell’associazione Libera ha evidenziato il ruolo cruciale della società civile nel contrasto al fenomeno mafioso, sottolineando la necessità di “stimolare la consapevolezza sulle coscienze”.
Il sindaco Alberto Arcidiacono ha ringraziato le forze dell’ordine, le autorità presenti e i dirigenti scolastici, presentando Don Luigi Ciotti come “il ritratto della speranza” e un esempio di impegno contro ogni forma di mafia e tossicodipendenza. “Ispiriamoci a Don Luigi Ciotti”, ha aggiunto il sindaco, “cercando di far vedere quanto è virtuosa questa terra”.
Don Luigi Ciotti, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza del “noi” e della collaborazione: “Tutto quello che è stato fatto in questi anni, è stato fatto con altri, da soli non si va in nessuna parte”. Ha poi esortato i giovani a trovare un senso e un significato nella loro vita, condividendo la sua esperienza di 60 anni di impegno con il Gruppo Abele e con gli ultimi. “Ragazzi, non dobbiamo mai mollare”, ha concluso Don Ciotti.
All’incontro hanno partecipato l’arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi, e il presidente del Consiglio comunale e deputato regionale, Marco Intravaia.
La conclusione
affidata all’arcivescovo monsignor Gualtiero Isacchi ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e confronto per gli studenti di Monreale, che hanno avuto modo di ascoltare la testimonianza di una figura di spicco nella lotta per la legalità e la giustizia sociale.
“Come Don Luigi Ciotti ci ricorda sempre – ha evidenziato
l’arcivescovo Isacchi – dietro un nome ci sono individui che fanno la differenza. Qui in Sicilia, questa umanità è particolarmente presente. Oggi, abbiamo istituito una fondazione dedicata ai più bisognosi, con un’attenzione prioritaria alle scuole.
Mi rivolgo ai giovani: vorrei che eliminassimo dal nostro vocabolario alcune “parole killer”. Espressioni come “chi se ne frega” devono scomparire da Monreale, perché dietro di esse si celano molte altre negatività.
Oggi, davanti al Sindaco, a Don Ciotti e a tutti voi, lancio questa proposta: impegniamoci insieme per un cambiamento positivo.”

