“Conoscere per coltivare cambiamento”: un progetto scolastico della Cooperativa Placido Rizzotto – Libera Terra, patrocinato dal Consorzio Sviluppo e Legalità


 
Sì conclude domani alla scuola Francesca Morvillo il progetto,patrocinato dal Consorzio ‘Sviluppo e Legalità “ e promosso dalla Cooperativa sociale ed agricola Placido Rizzotto – Libera Terra in collaborazione con Libera Terra Mediterraneo, rivolto alle scuole dell’Alto Belice Corleonese. I soci della Cooperativa, nata grazie all’impegno dell’associazione Libera, della Prefettura di Palermo. dedicano a rimettere in coltura i beni confiscati alla mafia . Durante il progetto, hanno avuto modo di raccontare il loro impegno nel settore agricolo e sociale ai giovani residenti nei Comuni del territorio. Un ruolo importante è stato svolto dal Consorzio Sviluppo e Legalità dell’Alto Belice Corleonese, che ha patrocinato l’iniziativa e ha garantito la presenza di alcuni suoi qualificati rappresentanti. Il loro contributo è stato significativo per sottolineare l’impegno dei comuni del territorio nel contrasto alla mafia, partendo dalla concretezza del corretto e proficuo riutilizzo sociale dei beni confiscati. Ogni incontro è stato un’opportunità per approfondire tematiche cruciali nella formazione dei giovani, promuovendo una cultura fondata sulla legalità e sul contrasto alle mafie. Inoltre, si è cercato di creare una memoria collettiva che, ricordando la vita delle vittime innocenti delle mafie, stimoli l’impegno quotidiano di ognuno. L’approccio utilizzato, ideato dai ragazzi del Servizio Civile di Legacoop Sicilia che hanno svolto il loro servizio presso la Cooperativa, è basato su una metodologia in parte ludica tramite un quiz strutturato. Questo approccio ha ottenuto un notevole successo in termini di coinvolgimento degli studenti, che si sono sentiti parte protagonista negli incontri. Il tema della confisca e del riutilizzo sociale dei beni confiscati, concretamente rappresentato dall’attività della Cooperativa e dal lavoro del Consorzio Sviluppo e Legalità, è stato il fulcro degli incontri. Ai ragazzi verrà raccontato come questa conquista legislativa sia stata frutto dell’intuizione di Pio La Torre e successivamente della rete dell’associazione Libera. Inoltre, verranno mostrati loro i risultati positivi economici e sociali che questa iniziativa ha comportato per il territorio dell’Alto Belice Corleonese.
Grazie anche ad attività di promozione e formazione, come i percorsi di turismo responsabile di “Libera il G(i)usto di Viaggiare” e i “Campi E!state Liberi!”, che coinvolgono ogni anno migliaia di giovani da tutta Italia, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di conoscere due attività a cui potrebbero aderire per conoscere, ancora meglio, le attività della Cooperativa e i beni confiscati che essa gestisce. Ogni incontro si è concluso con una merenda a base di frollini Libera Terra, rappresentando i prodotti realizzati grazie alle materie prime coltivate dalla cooperativa sui beni confiscati in gestione. Il progetto, la cui ultima tappa si terra domani 15 maggio all’Istituto Francesca Morvillo di Monreale, ha coinvolto gli istituti scolastici di San Giuseppe Jato, San Cipirello, Corleone, Partinico, Altofonte, Piana degli Albanesi, Camporeale, Roccamena e Grisì, e ha visto la partecipazione di oltre 800 studenti.

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